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Comete
Bimestrale on line
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Redazione STEP Srl Contrà Porti, 3 Vicenza


Anno V n. 14 Settembre 2011

Incontro con Erri De Luca

Nei suoi racconti letterari e biografici traccia una linea di demarcazione tra mare e montagna, che può riportare ad un simbolismo biblico: da una parte l'inconoscibile e l'oscuro, dall'altra una via di crescita spirituale e presa di coscienza. Oggi si parla di un livello del mare che si innalza, di una montagna che si sgretola e perde i suoi ghiacciai. Intravede la possibilità di un accostamento biblico o alcuni segni di lettura del nostro tempo?

Da lettore non uso la scrittura sacra per accostarla al presente, cavarne pronostici. E' per me una storia remota che leggo con l'intenzione di staccarmi, in quell'ora, dal tempo presente. La nostra specie è troppo recente per nutrire la presunzione di intendere il pianeta che abitiamo. Si dovrebbe chiedere ai pesci, agli uccelli,alle tartarughe.

Si può dire che nella Bibbia dio esprima un suo linguaggio attraverso gli elementi e i fenomeni naturali?

La scrittura sacra narra grandiosi fenomeni naturali come la creazione del mondo. La voce della divinità usa nuvole, fuoco, terremoti onde, vento, sole e pioggia per farsi ascoltare dal reparto umano da coinvolgere. Ma è anche la narrazione dell'avvento della parola che fa avvenire il mondo. Dentro le grandi avventure naturali della scrittura sacra irrompe la variante della parola divina e umana.

In "E disse" quando parla di Adamo ed Eva racconta: "Seppero che ogni cosa li aveva preceduti , la vita intera esisteva già prima di loro due. Seppero in quel primo buio di essere degli ospiti". E' un sentimento che la specie umana ha dimenticato?

L'ospite è in inferiorità fisica e numerica di fronte all'ambiente. Per me che vado in montagna a scalare, è un'esperienza ovvia la mia condizione di minoranza e di intruso. Essere ospite contiene già il privilegio di essere stato invitato. Lì tra pareti a picco non ho nessun lasciapassare, mi intrufolo e cerco di passare leggero e inavvertito il più possibile. Non posso estendere questa mia condotta al resto del pianeta che continua a sfornare miliardi di esseri umani.

Alla fine de "Il peso della farfalla" si ha la sensazione di un pareggio di conti tra l'uomo e il resto della natura. Esiste un ordine o meccanismo regolatore della prepotenza che l'uomo esercita su altri esseri?

Non lo so, ho scritto una storia sull'età biologica in cui le forze si esauriscono e con loro il tempo assegnato. La bestia sa meglio dell'uomo quando è il termine. Ha intimità con il presente, sa fare la cosa giusta in ogni istante. L'uomo si distrae dal presente, anche se lo riconosce poi se ne distoglie. In natura non si danno pareggi, solo rinnovi.

Lei dice che non riesce a relazionarsi con dio. Ma convive con la presenza di questa relazione in altri esseri umani. Si avverte non una mancanza, ma una soglia.

Ammetto la fede degli altri, che posseggano una notizia, una intimità, che io non ho. Escludo di potermi rivolgere a una divinità, è una condizione che resta immutata negli anni e che non ha niente a che vedere con la mia frequentazione della scrittura sacra.

Quando parla di Mosè in "E disse" , narra: "Non stava leggendo: la parola detta usciva scritta sulla roccia. Si scolpì da destra a sinistra secondo un rigo invisibile" e "Tutti fissavano la roccia, stralunati da non poter distinguere la voce dalle parole scritte. Vista e udito erano un solo senso ricevente...". Qual è il ruolo della parola "sapiente" in questo momento di grande abuso della forma orale e stampata?

La parola pubblica si è svuotata di responsabilità. Può essere detta, annunciata e smentita il giorno dopo. Chi la spaccia come moneta falsa si è garantito l'impunità: non subisce nessun danno, nessuna perdita di credito e credibilità dalla evidenza di avere detto il falso. La svalutazione della parola pubblica dà in cambio più valore a quella privata, filosofi, scrittori, teologi hanno oggi un ascolto che proviene dal bisogno di parole consistenti, che portino responsabilità di quello che dicono.

Uomo e donna. Lei ricorda spesso questa "alleanza" e questa "distanza". Che ruoli spettano all'uno e all'altra, in particolare rispetto all'ambiente naturale?

La creatura femminile ha più cura e affetto per l' ambiente mondo. Affiderei in esclusiva al genere femminile la tutela politica della natura e delle sue risorse.

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